La Chiesa non va in vacanza, anche se le attività parrocchiali sono solo “ordinarie”, Don Pietro continua a lavorare senza sosta. Ieri è stato il suo compleanno e ha ricevuto tantissimi auguri, ma il regalo più grande è quello di Papa Francesco, ed è arrivato in anticipo.
Come sapete, i lavori per il completamento di Casa di Zaccheo sono ancora in corso. Dall’esterno si vede ben poco, lo sanno bene tutti gli ospiti della Cena sotto le stelle. Ma dentro, al primo piano, è un vero e proprio cantiere. Il cuore della Casa di Zaccheo è costituito dalla cucina e dalla mensa, i locali sono quasi pronti, la cucina è ampia e spaziosa e dotata di attrezzature professionali, nella mensa invece saranno installate delle vetrine per il self service. Però non è di questo che vogliamo parlarvi, il titolo dell’articolo dice ben altro.
Papa Francesco, esorta ad avere mani operose e tese verso i poveri, Casa di Zaccheo è proprio questo. Ogni giorno un gruppo di volontari, si rimbocca le maniche, accende i fornelli e prepara i pasti. Non è solo il pasto caldo che rende Casa di Zaccheo un punto di riferimento per i bisognosi, spesso queste persone sono sole, emarginate, e oltre ad avere doti in cucina, ne serve una che fa la differenza: saper ascoltare. Il Santo Padre lo ha detto: «Non di protagonismo che hanno bisogno i poveri, ma di amore!».
Un giorno Don Pietro, ha scritto una lettera all’Elemosineria Apostolica, il compito di questo ufficio è di svolgere “a nome del Santo Padre il servizio di assistenza verso i poveri e dipende direttamente da lui”. Siamo andati a spedirla e ci siamo chiesti: “Riceveremo mai una risposta?”. Don Pietro era molto fiducioso, perché come dice il Beato Giuseppe Allamano “I sacerdoti devono possedere un magazzino di speranza per darne agli altri”. Abbiamo aspettato. Don Pietro aveva parlato di Casa di Zaccheo al Santo Padre in occasione del pellegrinaggio a Roma, ma ha preso mouse e tastiera per mettere tutto nero su bianco, e questa è la risposta. Non ci sono parole per ringraziare Papa Francesco per questo dono speciale, chissà se verrà all’inaugurazione. Noi lo inviteremo!