Racconta il dottor Medico Daniello Geofilo Piccigallo in una relazione che diede alle stampe in Napoli nel 1605, che appunto, dove ora si venera una Magnifica Chiesa, meno di un quarto di miglio lontano da Mesagne, verso oriente, c’era una piccola cappella, quasi del tutto andata in rovina, tanto che l’Immagine della Vergine, che ivi era dipinta in un frammento di muro, danneggiata dalle piogge, aveva quasi già perduto i suoi colori, e poco o niente vi compariva del suo volto. Detta Cappella era situata in un folto spinaio, che dava solamente luogo ad un piccolo sentiero per cui si andava al Convento dei Padri Cappuccini. Or mentre stava quella Sacra Effigie abbandonata all’inclemenza dell’aria, e senza culto, si trovò una donna (forse per divina disposizione) che andò a pregare nel giorno di Giovedì Santo 1598. In quel Santo giorno la Divina Provvidenza aveva svegliato nel popolo la venerazione verso quella prodigiosa ma derelitta Immagine ed a quella donna era riservato scoprirla. Pertanto, mentre ella porgeva le sue devote preghiere a Maria, vide che il volto della Vergine era tutto ricoperto di abbondante sudore, quasi che accompagnasse (giovedì santo) i sudori del Figlio Sofferente. Questo fatto portò spavento e stupore alla donna che gridò immediatamente: Miracolo, Miracolo!
Sono passati 420 anni da quel giorno e sabato 17 marzo la nostra comunità sarà in festa. Papa Francesco per l’occasione ci ha concesso il dono dell’Indulgenza Plenaria. Sarà un’altra settimana intensa in parrocchia, di seguito il programma completo con tutte le iniziative.