«Il cristiano è chiamato a tornare a Dio “con tutto il cuore” (Gl 2,12), per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell’amicizia con il Signore»
Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima 2018 ha esortato a partecipare all’iniziativa “24 ore per il Signore”, per celebrare il sacramento della riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica ispirandosi alle parole del Salmo 130,4: «Presso di te è il perdono». La Parrocchia Santuario Mater Domini ha accolto l’invito del Santo Padre, ma il tempo di grazia che dedicheremo all’adorazione eucaristica sarà di 40 ore. Nei giorni 8, 9 e 10 marzo 2018 le porte del santuario saranno aperte per riscoprire e vivere con fede il Sacramento della Riconciliazione.
Il numero 40 nella tradizione delle Sacre Scritture simboleggia un periodo di purificazione per condurre i fedeli alla salvezza. Abbiamo salpato l’ancora della nave Quaresima 2018, il mercoledì delle ceneri, Gesù è il capitano. Spesso siamo in difficoltà e Dio ci lancia il salvagente che è la preghiera, ma dobbiamo essere disposti a farci aiutare. 40 infatti è il numero della prova, della tribolazione, del digiuno e della penitenza, della preghiera e anche della punizione. Il Diluvio Universale durò 40 giorni e 40 notti, Mosè è rimasto 40 giorni sul monte Sinai prima di ricevere le tavole della Legge, il cammino nel deserto del profeta Elia e la penitenza nella città di Ninive durarono 40 giorni, gli Ebrei hanno viaggiato nel deserto per 40 anni, Gesù ha digiunato 40 giorni dopo il Battesimo, il suo corpo rimase nel sepolcro per 40 ore e 40 giorni dopo la Resurrezione si manifestò ai discepoli.
Le Sante Quarantore sono il “salvagente” che ci lancia Dio in questo cammino quaresimale, adorare il Santissimo Sacramento e partecipare alle iniziative in programma è importante perché così come dice Papa Francesco: «Nella notte di Pasqua la luce del cero pasquale potrà scacciare davvero il buio, e l’ascolto della parola del Signore con il nutrimento del Pane eucaristico, consentirà al nostro cuore di tornare ad ardere di fede, speranza e carità».
