Mater Domini news del 25 novembre 2018 – Cristo Re

Pubblicato giorno 25 novembre 2018 - In home page, Mater Domini news, Notizie

Scaricate l’ultimo numero del Mater Domini News del 25 novembre 2018, solennità di Cristo Re. Oggi per la Chiesa si chiude l’anno liturgico ed è una festa molto importante, come avete visto nella foto, la Croce è stata messa in risalto, ci sono i simboli della passione e un panno rosso, regale. Cristo non ha un trono, ma la Croce, e non ha una corona luccicante, è fatta di spine. La regalità di Cristo si manifesta nella sua umiliazione, nella sofferenza. Cristo ci insegna che il servo ama e che la regalità è servizio.

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La solennità di Cristo Re dell’Universo ricorda che Lui è il signore della storia e del tempo, l’Alfa e l’Omega, così come scritto nel libro dell’Apocalisse. È Gesù stesso che afferma la sua regalità, nel Vangelo di Giovanni, quando Pilato gli chiede “Sei tu il re dei Giudei?”, risponde “Il mio regno non è di questo mondo, se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù”. Questa solennità è stata introdotta da Pio XI con l’enciclica “Quas Primas” pubblicata l’11 dicembre 1925, per lui divulgare “la cognizione della regale dignità di nostro Signore” era un rimedio contro il laicismo, considerato la “peste che pervade l’umana società”. Cristo Re dell’Universo cade l’ultima domenica dell’anno liturgico, ovvero l’anno della Chiesa.

L’anno liturgico si divide in cinque tempi, il primo è quello dell’Avvento che inizia con i vespri della domenica successiva alla solennità di Cristo Re e termina con i vespri del 24 dicembre. È il periodo che precede il tempo Natale cui segue la nascita del Figlio di Dio, la festa della Santa Famiglia (la domenica tra Natale e Capodanno che quest’anno cade il 30 dicembre), la solennità di Maria Madre di Dio (1° gennaio), la manifestazione del Signore al mondo (Epifania, 6 gennaio) e il Battesimo di Gesù (la prima domenica dopo l’Epifania). Oltre al tempo di Avvento e di Natale c’è la Quaresima (40 giorni e 5 domeniche) che inizia il mercoledì delle Ceneri e termina la domenica delle Palme che dà il via alla Settimana Santa, la più forte dal punto di vista liturgico. Il tempo di Pasqua dura invece 50 giorni, parte dalla Resurrezione di Cristo e termina il giorno della Pentecoste. Infine c’è il tempo ordinario che si divide in due periodi, il primo arriva al mercoledì delle Ceneri, mentre il secondo parte dopo la Pentecoste e termina appunto con la solennità di Cristo Re. In totale sono 34 settimane.

Il sacerdote, durante l’anno liturgico, indossa paramenti di colori diversi: viola, bianco, verde e rosso. Viola è associato alla penitenza, al dolore e all’attesa, si usa durante la Quaresima, durante i funerali, nel tempo di Avvento e per commemorare i defunti. Non deve essere confuso con il rosa che viene usato solo nella terza domenica di Avvento “Gaudete” e nella quarta di Quaresima “Laetare”. Il bianco indica purezza e innocenza, e soprattutto festa e gioia, per questo si usa a Natale, nel tempo di Natale, a Pasqua, nel tempo di Pasqua e in tutte le solennità dedicate a Maria e a Cristo, oltre a matrimoni, battesimi e ordinazioni sacerdotali. Verde, il colore della serenità e della speranza, indossato nel tempo Ordinario (domenica e giorni feriali), spesso per motivi pratici viene sostituito con il bianco. Infine il rosso, colore del sangue, del fuoco, viene associato alla Passione quindi è usato la domenica delle Palme, il venerdì Santo, per la Pentecoste, per l’Esaltazione della Croce, per la memoria di Santi apostoli, evangelisti e martiri, e per la celebrazione del sacramento della Cresima.